Alla ricerca dell’Ambra botanica

Alla ricerca dell’Ambra botanica

Come ricreare il profumo scelto dagli antichi Re in modo del tutto naturale

La ricerca e la creazione di un profumo totalmente naturale sono sempre stati l’obiettivo e lo scopo dell’agire di Olfattiva, laboratorio e profumeria botanica di Massa Lombarda, nato da un’esigenza di purezza, autenticità e da una scommessa: un profumo davvero naturale è possibile!

Ma cos’è un profumo naturale?

La profumeria botanica è l’arte di comporre profumi utilizzando solo oli essenziali estratti dalla pianta, lavorando con materie prime vive e completamente naturali, oli essenziali e assolute.

Tra queste, le materie prime che abbiamo sempre preferito per comporre le profumazioni sono state gli oli essenziali. Oli essenziali completamente naturali, puri, estratti da pianta, privi di qualsiasi prodotto di sintesi.
Per la formazione degli oli essenziali è necessaria l’azione del sole; i fiori irradiano il loro profumo all’esterno, donandosi ad un mondo superiore. Forse per questo gli antichi alchimisti parlavano di sostanze dotate di spirito.
Il nostro lavoro si è sempre mosso nel pieno rispetto di tutti gli esseri viventi.

Non testiamo i prodotti su animali e non utilizziamo alcun prodotto o derivato animale.

Abbracciamo la legge della risonanza e non utilizziamo prodotti che contengono l’informazione della sofferenza, che non porta né armonia né benessere.

L’Ambra botanica: stesso profumo, procedimento diverso

Durante il nostro percorso di ricerca sugli odori e sui profumi del mondo, ci siamo imbattuti su una materia prima davvero molto ricercata, forte, potente e amatissima da tutti i nasi più esigenti: l’Ambra.

L’Ambra, conosciuta come Ambracane o Ambra Odorifera, è una sostanza odorosa che deriva dalle secrezioni intestinali del capodoglio e che si può reperire lungo le spiagge degli Oceani. Il suo odore è complesso e particolare, tra il profumo di terra e di legno antico, il secco balsamico, con sfumature simili al tabacco e note di alga marina, e muscose.

È quindi una sostanza di origine animale. Ma come utilizzare una materia prima animale in un profumo botanico? La risposta ovviamente è semplice: non si può. Quello che si può fare è ricreare, copiando le antiche ricette, quel profumo prezioso da materie prime vegetali, secondo le conoscenze della botanica.

La ricerca nasce dall’antico sapere, da ricette trovate sui libri di antica profumeria di fine ‘800, e passa attraverso le conoscenze più moderne.

Sul tavolo da lavoro abbiamo barattoli di Storace, Benzoino, Elemi, che servono per ricreare l’alchimia più segreta dei profumieri. L’Ambra botanica è rossa, dorata, per la sua ricchezza e opulenza, e il profumo forte, persistente, il profumo che fin dall’anno Mille veniva scelto dagli antichi re, da Oriente a Occidente.

Per esaltare le note calde ed esotiche scegliamo Vaniglia, Thuja, Tolo, Benzoino e Fava Tonka, mentre per le sfumature verdi la Salvia, e infine il Tabacco per le sfumature del legno e del cuoio. Per ricreare il tipico odore ambrato infine scegliamo l’assoluta di Cisto (Cistus Labdaniferus), vegetale tipico della macchia mediterranea molto simile all’ambra. La molecola odorosa dell’ambra grigia e quella della concreta resinoide del cisti sono infatti simili, tanto che quest’ultima veniva utilizzata già nel Medioevo dai primi speziali, portata nelle corti europee dai crociati. In particolare veniva utilizzato il Labdano, la resina che essuda dalle foglie di alcune Cistacee e specialmente dal Cistus Labdaniferus e dal Cistus Creticus, il cui odore ricorda la Mirra, l’Ambra e il Benzoino.
Questa base si può arricchire con Zafferano, Patchouli, Tuberosa, oppure si può creare un’ambra dalle note più invernali con la Cannella e il Chiodo di Garofano. Le note più floreali vengono esaltate da una goccia di Rosa.

Il risultato è un profumo antico, ambrato e orientale, con il sentore di mare, di selvatico e di piante della macchia mediterranea. Un odore simile e nuovo allo stesso tempo, composto unicamente da materia prima vegetale, che copia le note della materia prima animale, evitando qualsiasi sofferenza. Stesso profumo, procedimento diverso.

La nuova profumeria botanica

Non è quindi un copiare fine a se stesso, ma è un rielaborare ciò che abbiamo imparato dalle antiche ricette facendolo nostro e riproducendolo secondo la nostra sensibilità, che rifiuta qualsiasi prodotto che sia entrato in contatto con una logica di sofferenza.
Copiare perciò diventa un imperativo per migliorare l’esperienza passata e adattarla alle logiche moderne e a una nuova etica attenta all’ecologia e alla sostenibilità.

La profumeria botanica è la profumeria moderna perché porta avanti un’idea nuova ed etica, che pensa all’oggi e al domani, e soprattutto, al bene di tutti.


Autore: Barbara Pozzi

Barbara cresce in una famiglia che le trasmette, fin da piccola, un profondo amore per la Natura. Appassionata di botanica, la madre le regala un estrattore: questo dono è il seme di un percorso che la porterà a conoscere a fondo gli oli essenziali, studiando da autodidatta, partecipando a corsi di naturopatia e aromaterapia e poi sperimentando sul campo. La sua visione è, fin dall’inizio, quella di riproporre un profumo completamente naturale, privo di qualsiasi additivo e che restituisca l’energia sottile della pianta da cui proviene, proprio come si faceva nelle antiche tradizioni di fitoterapia e profumeria, andate perdute nel tempo. È così che nel 2006, assieme a Massimo Moretti, Barbara fonda l’Opificio Olfattiva. Aromaterapeuta del progetto, Barbara si dedica alla creazione di prodotti di Profumeria Botanica per il benessere dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda.

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La redazione di Vivi Consapevole in Romagna.