Artigiani, per amore della Terra

Artigiani, per amore della Terra

Con Peromatto, Antonio e Giulia raccontano la tradizione della loro terra con passione e speranza

Intervista a Antonio Bandini e Giulia Serafini

Oggi vi parliamo di Peromatto, un piccolo laboratorio artigianale, che vive e prospera in un paesino nel cuore dell’Appennino Romagnolo, Santa Sofia. Una stamperia d’arte tessile che in realtà è molto di più: è l’unione di due menti creative, quelle di Giulia e Antonio, e dei loro cuori, accomunati dall’amore per la loro terra e dalla passione per la tradizione artigiana, in particolare per la stampa a ruggine romagnola.

Tutto nasce nella primavera del 2018 quando Antonio che prima lavorava in un’azienda agricola biologica e Giulia, insegnante di Arte e Design a Londra, sentono il richiamo della Romagna e decidono che è finalmente arrivata l’ora di puntare sui propri sogni.

E così, in men che non si dica, eccoli nella loro bottega, con gli occhi pieni di luce e tanta voglia di fare, pronti per raccontare al mondo le antiche tradizioni romagnole.

Peromatto: non una semplice bottega ma una scelta di vita

«La nostra bottega è come un albero selvatico, un Pero-matto appunto, che affonda le sue radici nella tradizione centenaria e le cui fronde si muovono al vento in armonia con il mondo naturale. Flessibile, selvatico, matto e resiliente, che cresce con tempi naturali.

Ecco perché il ritmo della vita e la ricchezza della natura del nostro territorio, sono per noi fonte di costante ispirazione, estetica ed etica. Un seme, una foglia, un sasso, una radice. L’ispirazione alla base delle creazioni è frutto dell’attenta osservazione della natura e ogni tela viene creata nel pieno rispetto dell’ambiente circostante».

Queste le parole di Antonio che esprime come la ricerca di una vita eticamente consapevole e a contatto con i tempi della natura umana l’abbia condotto proprio lì, a Santa Sofia, nel laboratorio che ama e che porta avanti con grande entusiasmo e continua: «Per rispetto verso la natura che ci circonda – nel nostro caso siamo a pochissimi passi dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna – abbiamo deciso fin da subito di utilizzare esclusivamente la ruggine (a differenza di altre botteghe di stampa) e di affiancare altri colori solo nel momento in cui avremmo trovato qualcosa di valido e di naturale. Dall’anno scorso la nostra intenzione è diventata realtà e utilizziamo anche un colore da stampa vegetale creato artigianalmente con lʼisatis tinctoria.

É stato proprio il colore, la ruggine, che contraddistingue la stampa romagnola da altri tipi di stampa a mano nel mondo, a catturarci. È stato amore fin da subito, da quando per la prima volta abbiamo provato la ricetta, quella tramandataci direttamente dallo storico stampatore del paese, grazie al quale abbiamo recuperato antichi gesti e metodi per farli continuare a vivere e sopravvivere nella contemporaneità del nostro lavoro.

La ruggine è pura alchimia ed è un colore che si fa in bottega con le proprie mani, utilizzando tre ingredienti semplici: farina, aceto e la ruggine del ferro. In più, questo colore è testardo nel suo essere naturale, perché attecchisce solo su filati vegetali, principe su tutti la canapa».

La tradizione al di là del tempo: la bellezza va creata lentamente

«Ci siamo innamorati del metodo, del colore naturale e della bellezza di questa tradizione artigiana, soprattutto ci affascinavano le sue radici povere e ben radicate nel territorio» sottolinea Giulia.

«É un’arte lenta, semplice, rurale, che richiede pochi materiali, spesso di scarto e che vede la manualità dell’artigiano come ingrediente imprescindibile. É portata avanti da 500 anni solo in Romagna. Il processo per trasferire il colore sulla tela coniuga la poesia dell’arte alla tangibilità del lavoro manuale. È così che un’idea che aleggia nella mente diventa uno stampo intagliato, che poi viene intriso di pasta di ruggine e battuto a mano, con un pesante mazzuolo sulla tela. E qui ci facciamo i muscoli! – ci dice ridendo Giulia e continua – uno ad uno si compongono così i disegni sul tessuto che, una volta asciugato il colore, andrà fatto virare e fissato in un bagno alcalino. È straordinario come ogni gesto si ripeta così, uguale, da centinaia di anni.

Amo questa arte perché esprime perfettamente la mia scelta, quella di una vita semplice, con un ritmo di vita calmo, immersa nell’Appennino e nella natura, una vita dove posso prendermi cura di me e della bellezza che ho tutt’intorno.

Ad esempio, insieme ad Antonio, ci occupiamo di una castagneta secolare, per mantenerla pulita e ricca di vita. Questo richiede tempo ed energia tutto l’anno, ma allo stesso modo regala tanta soddisfazione e felicità (oltre che tante castagne da gustare davanti al fuoco d’inverno). Facciamo anche parte dellʼAPS Tour de Bosc, che promuove il territorio con esplorazioni a piedi, ricerche storiche e ambientali. Ma non solo, in bottega abbiamo cominciato fin da subito a ideare corsi creativi e manuali come xilografia, tintura naturale, rilegatura del libro, creazione di gavagni, disegno e ceramica.

Un sogno che ci guida e che teniamo sempre nell’inconscio é quello di avere un luogo dove trasmettere sapere artigianale e manuale a tutto campo, una scuola dei mestieri, per così dire».

Dalla ruggine all’arte stampata: una trasformazione bellissima che dura nel tempo

Quando siamo andati a far visita a Peromatto, nello splendido borgo di Santa Sofia, siamo rimasti colpiti dalla meraviglia e dalla genuinità che la bottega emana. Sulle pareti e sugli scaffali ci sono vere e proprie opere d’arte, dai corredi tradizionali per la casa e la cucina, all’abbigliamento, fino ad arrivare ai pezzi unici per la persona come casacche, espadrilles, borse e zaini. Pensare che tutto è fatto a mano, dai disegni per i blocchi da stampa, alla creazione sartoriale, dalla produzione del colore, alla stampa, è incredibile e conferma che siamo essere meravigliosi, in grado di fare tutto se solo lo vogliamo!

Ogni pezzo Peromatto racconta così una storia unica, la storia della Romagna e dei Romagnoli coraggiosi che la rendono fiera, ed è fatto per durare nel tempo.


Abbiamo intervistato Giulia Serafini e Antonio Bandini

Giulia Serafini

Giulia è diplomata in Pittura ed Arti Visive alla NABA di Milano e dopo aver fondato e lavorato per due anni con il Collettivo F84 in progetti d’arte partecipata ha proseguito gli studi a Londra dove si è formata come insegnante di Art and Design, lavorando poi con ragazzi di medie e licei a Londra e Milano.

Antonio Bandini

Antonio ha avuto una formazione pratica a tutto campo che ha avuto come filo rosso l’amore per la natura e per la manualità. Ha fatto svariati lavori e ha poi lavorato per 5 anni in un’azienda agricola dove si occupava sia della ricerca e coltivazione di grani antichi che della trasformazione e panificazione di prodotti biologici.


Per contattarli:

EMAIL: info@peromatto.com

SITO: www.peromatto.com

FACEBOOK: www.facebook.com/peromatto

INSTAGRAM: www.instagram.com/peromatto


Guarda l’intervista a Giulia Serafini e Antonio Bandini sul nostro canale Youtube

Dettagli La Redazione

La redazione di Vivi Consapevole in Romagna.