Il cambiamento in Romagna che ispira il mondo
Massimo Moretti
I pensieri vengono dalle visioni, dall’immaginazione, dai sogni. Allora immagino quanto di meglio posso pensare. Immagino che ogni uomo e ogni donna hanno quello che è loro dovuto per diritto di nascita: un po’ di terra, aria pura, acqua Shamballa, un mondo dove ogni limpida e cibo sano. E dove le case sono di terra, acqua, paglia, sole e mente. In quel mondo il sapere è collettivo e condiviso. Ogni abitante ha la sua casa e la sua terra. Ne basta poca per vivere liberi: ogni centimetro quadrato di terra e ogni goccia d’acqua sono usati al meglio. L’energia è data dal sole, dall’acqua che scorre, dal vento. La scienza è applicata al servizio dell’uomo e non del mercato. Le macchine sono stampanti 3D che lavorano per liberare l’uomo dalla schiavitù. Depositano la materia che cambia forma per rispondere ai bisogni. Come un eterno mandala, non c’è attaccamento alla forma perché la forma è solo pensiero depositato. Nessuno spreco, nessun inquinamento, tutto scorre in armonia totale perché l’intelligenza è guidata dalla motivazione suprema: pregare, immaginare, agire per il bene collettivo.
L’uomo si riprende la vita
A Shamballa tutti sanno che è impossibile essere felici in mezzo a molti che soffrono. Gli abitanti vivono pienamente: chi fa stupendi giardini, chi compone mandala di sabbia, chi corre a piedi o in bicicletta per il piacere di correre, chi compone poesie, chi dipinge. Uomini e donne passano la vita a immaginare cose belle e ad aiutarsi reciprocamente, scambiandosi sapere. Le macchine lavorano per gli uomini, che le progettano e le riparano in cambio di cibo: frutti e verdure. Non esiste differenza sociale. Le persone si distinguono per talenti: i poeti, i profumieri, gli oratori, i cantanti, i musicisti, i pittori, i flosofi, i maestri, ognuno ha i suoi doni. Fin da piccoli, uomini e donne sono educati a riconoscere la propria natura e a perfezionarla. Non c’è alcun obbligo di lavorare, perché le macchine compiono il lavoro ripetitivo e all’uomo è lasciata la creatività. Si è ripreso la vita, costruendo macchine che lo liberano dal peso del lavoro. Ognuno fa ciò che ama fare e non corre per pagare debiti o per avere cibo. Qui non ci sono poveri
né ricchi, non c’è alcuna preoccupazione per il denaro. Nessun accumulo è necessario, tutti sanno che avranno sempre ciò che necessita loro per diritto di nascita, fanno ciò per cui sono stati creati da Dio.
I pensieri prendono forma passando per l’azione. «Di fronte a Dio ciò che avresti voluto fare e ciò che sei riuscito a fare hanno lo stesso valore»
Ma usciamo dalla teoria, WASP sta costruendo davvero Shamballa. Accade a Massa Lombarda (Ravenna) in
via Castelletto 104. Il parco tecnologico è aperto ed è suddiviso in sei aree di ricerca: Cibo, Casa, Energia, Salute, Lavoro, Arte & Cultura. Ogni campo d’azione è interpretato con tecniche di fabbricazione digitale, affnché i processi messi a punto possano essere replicati indefnite volte. Si stanno studiando nuove soluzioni per l’architettura, mescolando tecnologie innovative e materiali semplici come la terra e la paglia. Vogliamo costruire case a costo tendente a zero e a basso impatto ambientale. Stiamo elaborando dispositivi medici per il settore ortopedico che modifcheranno radicalmente l’approccio comune alla produzione di protesi e impianti. E ancora, rivalutando principi naturali tramandati per migliaia di anni, abbiamo presentato progetti per nuove forme di coltivazione come la vertical farm, autosufciente e a scarto zero, oltre a sistemi di coltivazione automatica e di precisione. Ci stiamo occupando di sistemi di economia circolare: attraverso il riciclo della plastica, vogliamo dare nuova vita a oggetti dismessi per trasformare il problema dell’inquinamento in una risorsa.
Tutto in un container
Tutte le macchine nate in questi anni di ricerca, vengono inserite in un container, il Maker Economy Starter Kit,
con l’intento di esportarlo ovunque persone di buona volontà vogliano condividere competenze e far sbocciare Shamballa. La fabbricazione digitale non richiede un tessuto industriale sviluppato, ognuno può essere un produttore. Grazie alla tecnologia che si mette al servizio dei bisogni del singolo, chiunque può partecipare, condividendo il suo sapere. Tutto verrà convertito in processo replicabile. I progetti per i vari campi di applicazione sono tanti. Se ritieni di avere una conoscenza utile al mondo che possa essere inserita nel container, afnché altri uomini possano vivere in pace e serenità, inviaci un tuo progetto a info@wasproject.it
Questo posto deve diventare un luogo dove il sapere di tutti prende forma per il bene collettivo, sarà continuamente aperto alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie per cambiare il mondo.
Piccoli sottili pensieri prendono forma depositandosi.” Come la realtà è il risultato del pensiero di chi ci ha preceduto, il futuro sarà il risultato dei nostri pensieri
Massimo Moretti
Massimo Moretti è un sognatore, ma con i piedi ben piantati terra. Nato a Massa Lombarda nel 1959, appassionato di tecnologia, si occupa di ricerca e sviluppo prodotti da più di vent’anni.
Dopo avere attraversato il mondo dell’elettronica negli ultimi 10 anni si è dedicato alla progettazione 3D, alla costruzione di stampanti solide e di macchine a controllo numerico. Nel 2003 fonda il CSP (Centro Sviluppo Progetti), a partire dalle precedenti esperienze nel mondo dell’elettronica e della meccanica. È un’azienda che si occupa dello sviluppo di progetti innovativi: la continua ricerca e l’avanguardia sono i cardini di un lavoro che si fonda sulla volontà di lasciare un mondo migliore di quello che si è trovato e sulla fiducia nella tecnologia come base di un progresso sostenibile.
Nel 2012 dà vita a WASP (World’s Advanced Saving Project): un progetto incentrato sullo sviluppo della stampa 3D con l’intento di finanziare la creazione di una mega-stampante 3D che possa costruire abitazioni in terra cruda.
Massimo Moretti
Massimo Moretti è un sognatore, ma con i piedi ben piantati a terra. Nato a Massa Lombarda nel 1959, appassionato di tecnologia, si occupa di ricerca e sviluppo prodotti da più di vent’anni. Dopo avere attraversato il mondo dell’elettronica negli ultimi 10 anni si è dedicato alla progettazione 3D, alla costruzione di stampanti solide e di macchine a controllo numerico. Nel 2003 fonda il CSP (Centro Sviluppo Progetti), a partire dalle precedenti esperienze nel mondo dell’elettronica e della meccanica. È un’azienda che si occupa dello sviluppo di progetti innovativi: la continua ricerca e l’avanguardia sono i cardini di un lavoro che si fonda sulla volontà di lasciare un mondo migliore di quello che si è trovato e sulla fiducia nella tecnologia come base di un progresso sostenibile. Nel 2012 dà vita a WASP (World’s Advanced Saving Project): un progetto incentrato sullo sviluppo della stampa 3D con l’intento di fnanziare la creazione di una mega-stampante 3D che possa costruire abitazioni in terra cruda.