Alla scoperta dell’anima più autentica del Mondo e di noi stessi
Intervista a Daniela Spazzoli e Martina Ciampoletti, a cura di Valentina Balestri
Negli occhi di Daniela e Martina si respira il mondo.
Si intravedono i treni e gli aerei che hanno preso, i profumi dei luoghi che hanno visitato, i sapori che hanno assaggiato, le mani di ogni colore che hanno stretto, ma soprattutto gli abbracci che hanno dato, quelli che non sono di sole braccia ma anche di tanto cuore.
Si vede dagli occhi quanto il mondo gli appartenga e quanto loro appartengano a lui, a questa sfera variopinta e bellissima, fatta di acqua cielo terra e fuoco, ma soprattutto di persone.
Le abbiamo intervistate perché nonostante le loro piroette intorno al mondo, sono sempre tornate, qui, nella nostra unica e speciale Romagna, e hanno creato uno splendido progetto: Micromondi, per scoprire ciò che ci circonda un passo alla volta, insieme ai popoli locali, per imparare da essi ciò che significa viaggiare davvero e non solo andare in vacanza.
Le abbiamo intervistate anche perché la sottoscritta, che scrive, crede fermamente che per apprezzare di più la propria “casa” a volte bisogna lasciarla per un po’.
Prima ancora di chiedervi come avete creato un progetto così particolare, voglio chiedervi quando avete sentito che il vostro destino sarebbe stato “con lo zaino in spalla” e il passaporto pieno di timbri? Quando vi siete rese conto che prima di tutto, nella vostra vita, sareste state delle viaggiatrici.
«Da sempre – racconta Daniela – ho avuto la curiosità nei confronti di qualcosa che fosse diverso rispetto al mio paese, alla mia cultura. Ricordo che ero affascinata dai geroglifici, dai caratteri cinesi.
È stata proprio la curiosità di conoscere qualcosa di altro rispetto a quello che avevo intorno, il mio carburante.
Per cui a un certo punto ho deciso di fare un corso da accompagnatrice turistica, che mi ha aperto le porte del mondo del turismo e da lì non ne sono più venuta fuori. Ho scoperto il bello dell’avventura.
Ho viaggiato sia per lavoro sia per conto mio: viaggi in solitaria che inizialmente avevo timore di fare, prima di capire che forse è il modo migliore di esplorare, per conoscere, vedere e aprire la mente, per davvero».
«Io ricordo mio padre – continua Martina – che spesso era in viaggio.
È lui che mi ha trasmesso la voglia di girare il mondo: tornava a casa, apriva la valigia e c’erano tutti questi odori, profumi che raccontavano di paesi lontani.
Ho iniziato a studiare le lingue, soprattutto l’inglese, che mi affascinava incredibilmente e man mano che riuscivo ad aggiungere frasi e vocaboli stranieri al mio dizionario, capivo che la vera scuola era la pratica. Così mi sono buttata anche io nel turismo e ho cominciato ad andare di qua e di là, parlando solo la lingua del posto: imparavo, imparavo e imparavo, e ogni volta che tornavo a casa ero sempre più entusiasta di ripartire.
Micromondi è un progetto che ho capito essere nato non solo per passione, ma anche per esigenza. Vi va di raccontarci quando si è accesa la scintilla che vi ha portato a creare questo progetto e in cosa consiste la vostra idea di viaggio?
Quando viaggi molto per lavoro – continua Daniela – accompagnando ogni tipologia di visitatore, a volte puoi imbatterti nel classico “turista sfruttatore lamentone” che da un viaggio vorrebbe solo comodità e agio. Tu sei lì che cerchi di trasmettergli tutta la bellezza e l’autenticità di un luogo e lui invece pensa solo a quanto si stanno sporcando le sue scarpe o a quanto sarà lungo, stancante e scomodo il tragitto per tornare in hotel. Ci sono persone che prendono aerei tutti gli anni, ma che in realtà non hanno mai viaggiato».
«È l’atteggiamento del turista di massa – sottolinea Martina. Se non parti con lo spirito giusto, la lamentela e i giudizi sono sempre dietro l’angolo.
Se invece ti apri al mondo, lui si apre a te e stai certo che ogni volta ti regalerà qualcosa di speciale, che non dimenticherai mai!
La voglia di viaggiare, sempre di più alla scoperta dell’autenticità del mondo, della sua verità, ci ha unito molto e ci ha fatto chiedere: perché non possiamo fare della nostra passione un lavoro, un lavoro a modo nostro?»
«E da questa domanda è giunta una risposta: Micromondi – spiega Martina.
La nostra idea di viaggio è quella di avere un approccio autentico con il paese che visitiamo: insieme a un gruppo di circa dieci persone viviamo per una o due settimane in strutture molto semplici, che spesso collaborano con le popolazioni locali. Noi facciamo da tramite e da interpreti e ci mettiamo a disposizione di coloro che sentono il desiderio di scoprire il mondo sotto un altro punto di vista, differente da quello più famoso dei villaggi turistici.
Non vogliamo essere invasori ma ospiti. Al primo posto mettiamo il rispetto per la cultura, la tradizione e la natura che ci accoglie.
L’unico requisito è sapere che il viaggio è cambiamento e che prima delle belle foto ci sono le emozioni. Chi viaggia insieme a noi sente pulsare dentro sé uno spirito di avventura forte e ha voglia di mettersi in gioco, lasciando a casa scuse, aspettative e barriere. E quando ritorni sai che oltre alla valigia piena di profumi, sapori e colori porti a casa anche l’esperienza, che poi è quella che pesa di più una volta a casa, anche se non puoi toccarla.
E ti rendi conto che i ricordi che ti rimangono addosso sono inestimabili, perché ti hanno cambiato per sempre.
Insegnare con umiltà ai viaggiatori a viaggiare: è questo ciò che fate, ed è veramente bellissimo. Mi sta venendo una voglia matta di fare la valigia! Vi chiedo un’ultima cosa: qual è l’insegnamento migliore che secondo voi lascia un viaggio?
«La semplicità» – dice sorridendo Daniela. «Riscoprire il valore delle cose – aggiunge Martina.
Noi abbiamo perso la semplicità dei gesti: il sorriso dei bambini. La generosità di un dono. La fiducia di un aiuto. Il capirsi con un semplice sguardo. La sincerità delle lacrime in un addio o un arrivederci.
Ognuno di noi costruisce tanti muri attorno a sé e spesso dentro questi muri ci finisce per vivere la vita intera. Quando viaggi apri porte, scavalchi confini, attraversi mari e cancelli le resistenze dentro di te».
«Sì, quando viaggi esci dalla tua confort zone – ammette Daniela – e torni che sei un’altra persona ogni volta. Perché quando sei lì, lontano da casa, ti confronti con chi sei davvero: ci sei solo tu. Il viaggio vale più di un libro, perché in un viaggio sei tu il protagonista errante e non leggi l’avventura su un foglio: sei tu che la scrivi.
Ti liberi di tutti quegli strati che hai addosso, quelli che tutti si aspettano da te.
Ti approcci alla giornata in maniera autentica, smetti di pensare a tutto ciò che è diverso e capisci il valore delle uguaglianze, perché in fondo siamo tutti esseri umani che amano, piangono, ridono e vivono di emozioni.
I prossimi Micromondi da esplorare insieme a Daniela e Martina
- Basilicata e Puglia: Matera e oltre
Dall’8 al 13 luglio - Il cuore pulsante della Bolivia
Dall’1 al 16 ottobre - Messico: lo Yucatan che non ti aspettavi
Dal 21 ottobre al 1 novembre - Volti e anime del Perù
Dal 28 ottobre al 12 novembre - L’Autentico Nord-Ovest dell’Argentina
Dal 25 novembre al 12 dicembre - India: tribù e villaggi del Rajasthan
Dal 21 dicembre al 5 gennaio - Guatemala e il mondo Maya
Dal 18 gennaio al 1 febbraio
Abbiamo intervistato Daniela Spazzoli e Martina Ciampoletti
Viaggiano da sempre fuori dai circuiti più battuti, lontano dal turismo di massa, dal “tutto costruito” ad uso e consumo del turista “mordi e fuggi”. Per loro viaggiare significa scoprire, conoscere, assaporare con tutti i sensi; significa avvicinarsi con curiosità e rispetto, con una mente aperta, senza pregiudizi o schemi precostituiti, una mente e un cuore pronti a lasciarsi stupire e meravigliare dalla straordinaria bellezza che ci circonda.
Per maggiori informazioni:
micromondiexperience@gmail.com
Daniela: 3339813542
Martina: 3404915162
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