Alla scoperta degli antichi mestieri della Romagna e del loro valore sociale
Abbiamo incontrato e fatto una chiacchierata con un’associazione di persone che si sono unite e hanno dato vita a “Il lavoro dei Contadini”.
Attraverso i loro occhi, possiamo scoprire uno scorcio nuovo di Romagna.
“Il lavoro dei Contadini” è un’iniziativa volta alla valorizzazione del territorio romagnolo e delle sue tradizioni.
È formato da un gruppo di imprenditori agricoli che ha un obiettivo comune: promuovere il territorio, valorizzando i prodotti tipici, recuperando tradizioni, arte, culture contadine e vecchi mestieri.
“Il lavoro dei Contadini” promuove i valori della Romagna attraverso una serie di iniziative che, in base alle occasioni e agli eventi, coinvolge anche altre aziende agricole, artigiani, artisti, istituzioni ed enti. La volontà è quella di condividere il sapere degli antichi mestieri e il lavoro contadino così come lo si intendeva una volta, con l’auspicio che le comunità circostanti vogliano aderire e partecipare attivamente.
Parole dimenticate: non sappiamo più cosa vuole dire comunicare?
Gli ultimi cinquant’anni saranno ricordati come gli anni inebrianti delle scoperte tecnologiche. Sono gli anni ritenuti più gratificanti per le relazioni tra gli uomini, per la grandissima e sconfinata possibilità di organizzare, di comunicare a grandi distanze con un semplice clic. Ma come tutte le cose, anche le più sensazionali scoperte hanno un lato occulto, tendenzialmente negativo, molto difficile da accertare al momento. Così come risulta difficile valutarlo nel lungo periodo di assestamento in cui si manifesta, è complesso misurarne le conseguenze nell’immediato presente. Le nuove generazioni, nate sotto l’influenza del digitale, usano con grande destrezza queste “protesi-mentali”: pochissimi sono consapevoli di come questi strumenti tecnologici vengano programmati e dei vuoti che lasceranno. Nascono tramite essi sentimenti che, con subdola insistenza, vanno a erodere i rapporti di conoscenza reale tra le persone e diluiscono la vita delle comunità presenti nel territorio, che caratterizzano la terra di Romagna. Lo spaesamento diventa palpabile nelle relazioni tra gli uomini, rallenta l’attenzione verso l’ambiente naturale e per ultimo si perde il concetto di cultura tradizionale che si trasforma in una parola omnicomprensiva, perde però di vista le origini. L’identità delle persone e il senso di appartenenza va sgretolandosi, rendendo le comunità più distanti nonostante le necessità e bisogni siano gli stessi. Qual è lo strumento per eccellenza con cui si manifestano questi bisogni? Le parole usate sono il mezzo più immediato che l’uomo possiede per interagire con gli altri. Se le parole si perdono dietro dispositivi digitali e si tende sempre meno alla condivisione, si ottiene una comunità che non è più degna di portare questo nome.
Antichi mestieri: parola a coloro che ancora li praticano
Tra i segni più identitari e appariscenti di vita comunitaria in un territorio, che non ha mai confini netti, c’è lo stile delle case, delle città, le piante dei giardini, i vestiti degli abitanti, i mobili che arredano. Nel caso della Romagna, i segni distintivi sono gli edifici religiosi e le pievi rurali. La Romagna è la terra della cultura agricola, una tradizione contadina che si è tramandata di generazione in generazione. Il lavoro manuale diventa un mestiere da tutelare dopo molti anni di apprendimento attento, fatica e, soprattutto, la volontà di provare, sbagliare e riprovare. Come in tutti gli antichi mestieri, la pazienza del maestro è una variante che aiuta. Gianna, dell’Agriturismo Cà Ridolfi, ci racconta questa storia: «Ho il ricordo di Medio, era un tappezziere di grande esperienza e maestria, diceva sempre che era necessario un lungo periodo di apprendimento pratico, dai 13 ai 15 anni di esperienza, per tagliare con precisione il preziosissimo tessuto broccato e ricoprire il divano senza far avanzare ritagli inutilizzati». La memoria è una perdita grave nelle persone, non dovremmo mai perderla. Diventa tragedia quando sono le comunità stesse a perdere le loro antiche memorie.
Gli antichi mestieri e il loro straordinario valore morale
Le nostre origini, il nostro presente e anche il nostro futuro sono racchiusi nell’artigianato, inteso come la storia di una terra e il lavoro di una generazione dopo l’altra, che continuamente si rinnova. È proprio questo valore aggiunto che lo fa apprezzare in tutto il mondo. Prodotti originali, unici, frutto dell’ingegno, della sensibilità, della cultura di un uomo e della sua terra. Le creazioni dei maestri artigiani racchiudono alla perfezione tutti questi valori. Il loro sapere è un bene prezioso che va tutelato, conservato, trasmesso. Un modo per riscoprire le nostre radici, ma anche per gettare uno sguardo carico di fiducia sul nostro futuro.
Nelle botteghe dei maestri artigiani prendono forma lavorazioni del ferro battuto, calzature su misura, intaglio e restauro di mobili, fusioni e sculture, tessiture a mano, ceramiche artistiche, tessere di mosaico, terre e argille, cesti e ricami. L’artigianato artistico è un’opportunità per i giovani che hanno la voglia e la costanza di cimentarsi con occupazioni originali, che oltre ad avere come ogni attività lavorativa riflessi positivi sulla propria realizzazione personale, permettono di mantenere e tramandare un patrimonio culturale formatosi con la dedizione, il lavoro e il sacrificio. La differenza e la diversità sono beni preziosi che vanno preservati, per sedimentare i tratti distintivi di uno stile, di un modo di vita e dell’insieme di credenze che appartengono a un popolo.
Conclusioni
E allora qual è il senso di tutto? Qual è il valore aggiunto che si trae dai mestieri antichi? La Romagna e i suoi artigiani ce lo mostrano, con la loro presenza storica sul territorio. Gli antichi mestieri sono un mezzo per sedimentare un’usanza, una tradizione che è un bene fondamentale e assolutamente immateriale.
Gli antichi mestieri diventano preziosi al vivere quotidiano, necessari alla vita sociale, ma soprattutto a un valore chiamato dignità, il collante indispensabile nei rapporti tra uomini e donne.
Per approfondire: www.illavorodeicontadini.org
A cura della Redazione