Il “Viaggio a Shamballa” può partire

Il “Viaggio a Shamballa”  può partire

Un progetto che si ricicla dal passato

Massimo Moretti

Circa due anni fa abbiamo costruito il primo muro di una casa, stampata in 3D, interamente realizzato in terra e paglia. Era un momento importante per WASP, ma allo stesso tempo anche di passaggio, uno step frutto della ricerca iniziata sei anni fa. Il lavoro è proseguito e anche dal degrado di quella prima costruzione abbiamo ricavato tante informazioni. Ora siamo pronti. Il 6 ottobre 2018, a Massa Lombarda (Ravenna), un evento darà il via a “Viaggio a Shamballa”. La città immaginaria inizierà a prendere forma.

Nuova forma a pensieri e materiali

Terra, paglia di riso e legno sono i materiali che ora utilizziamo e il riciclo è alla base del progetto. Riciclo inteso come dare nuova forma ai pensieri (tutto è mente) ma anche al materiale presente sul posto.

Il riciclo richiede molto sapere, ben più del consumo. Semplice è comperare un oggetto e poi gettarlo, molto più difficile è usare la materia prima di quell’oggetto per trasformarla

Nell’evento del 6 ottobre che si terrà a Massa Lombarda si mostrerà come il sapere può essere messo al servizio del bene collettivo, partendo dal materiale più semplice e a disposizione di tutti, la terra, scomponendolo nelle sue parti essenziali, argilla, limo e sabbia, e poi ricomponendolo nelle giuste percentuali assieme a lolla di riso.

Case replicabili ovunque

Si genera un impasto interamente riciclato, che viene spinto in una pompa, controllata da un software, che a sua volta inietta il materiale in un tubo. Un controllo volumetrico del materiale è gestito da algoritmi che danno la giusta direzione alle fibre e la giusta quantità di materiale. La deposizione di quel materiale acquisisce una forma grazie a una macchina progettata per costruire case in terra e paglia, case economiche a basso impatto, replicabili ovunque nel mondo, perché quel sapere è contenuto in un file che può essere spedito ovunque.

Che sia Groenlandia o deserto del Maghreb, non importa. Il sapere e il processo si attuano partendo dalla materia presente sul posto, prima conoscendola, poi scomponendola e ricomponendola nella giusta consistenza per avere materiale da costruzione. Abbiamo progettato un muro coibentato in terra e paglia, isolato negli interstizi con lolla di riso. Negli strati esterni abbiamo lasciato circolare aria affinché si generi una circolazione su tutta la superficie interna ed esterna del primo strato di parete. Un algoritmo gestisce i punti in cui gli strati della parete si saldano fra di loro, creando una circolazione che essicca il muro e fa evaporare eventuale umidità accumulata nella parete esposta a nord, oppure fa circolare l’aria verso l’alto per isolare il muro dal sole battente. Il materiale può ritirarsi o espandersi a causa dell’umidità, per questo scansioniamo tramite fotogrammetria la forma della parete, per valutare il suo movimento e migliorare l’algoritmo di deposizione. La casa respira con micro movimenti in estate e in inverno, tutti i materiali devono essere scelti e connessi in modo adeguato.

Il riciclo richiede sapere

La materia in sé non è né buona né cattiva: l’uso che se ne fa ne determina la discriminazione. Ma l’uso deriva dalla conoscenza e il riciclo richiede molto sapere, ben più del consumo. Semplice è comperare un oggetto e poi gettarlo, molto più difficile è usare la materia prima di quell’oggetto per trasformarla. Nessuno getterebbe via qualcosa se sapesse come utilizzarlo, ma la conoscenza richiede impegno, ricerca reale, ore, giorni, mesi, anni per conoscere e padroneggiare la materia.

Occorre tutto il sapere dell’umanità per trasformare un luogo nella terra promessa; occorre il sapere del contadino, il sapere del fabbro, il sapere dell’artista, del medico, dell’architetto, il sapere del filosofo per immaginare un mondo ideale e riciclare quello che ci circonda in una realtà migliore

Applicando il sapere, ogni angolo del mondo potrebbe trasformarsi in paradiso. E anche i luoghi si possono riciclare e trasformare, tutto può prendere nuova forma.

WASP: dal freak al techno-freak

Il progetto WASP si propone di trasformare ogni luogo in un luogo ideale tramite la conoscenza messa in rete. Anche il sogno va riciclato. Vecchi sogni, archetipi della cultura umana, si trasformano in nuovi sogni che guidano lo sviluppo sostenibile. Il freak diventa techno-freak. Ricicliamo un vecchio pensiero di un mondo di pace e amore in un pensiero nuovo di pace e amore grazie al sapere, ricicliamo il sogno di un luogo di pace e serenità delle culture indo-asiatiche in un posto dove tutto funziona al meglio, perché tutto il sapere è utilizzato per il bene collettivo. La chiave è il sapere. Senza sapere non c’è riciclo, senza motivazione altruistica non c’è evoluzione.


Massimo Moretti

È nato a Lugo nel 1959. Il padre era un contadino appassionato di meccanica e motociclette, la madre bracciante agricola. Massimo cresce nel laboratorio del padre affascinato dalle scintille che scaturiscono dalla mola a mano. Maker e smanettone dalla tenera età di 6 anni, impara i rudimenti dell’elettrotecnica all’Istituto professionale di Lugo. All’età di 15 anni resta orfano del padre colpito da una forma di leucemia allora incurabile. Per aiutare la madre e la sorella, lascia la scuola e trova lavoro nella fornace di Massa Lombarda. Combattuto fra la necessità di un lavoro e la consapevolezza che quel lavoro non è la sua via, inizia lo studio delle filosofie orientali e delle arti marziali, entrando nella Nazionale italiana, mentre segue gli insegnamenti dei grandi maestri profughi tibetani al monastero di Pomaia. A 18 anni abbandona il lavoro e, aiutato dalla madre, completa gli studi in elettronica. A 20 anni assieme a un amico fonda la prima società che si occupa di progettazione elettronica. Dopo avere sviluppato progetti per 30 anni, nel 2012 Massimo fonda WASP (World’s advanced saving project) con un gruppo di neolaureati in design del prodotto. Finanziando la ricerca tramite la vendita dei prodotti derivati dalla ricerca stessa, Wasproject sviluppa processi replicabili dal basso, collaborando con centri di ricerca in tutto il mondo per dare risposte ai bisogni di base dell’umanità.

Per contatti:

Wasp Viale Zaganelli, 26 – Massa Lombarda (RA)

Tel.: 0545 82966 Sito: www.wasproject.it

 

 

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La redazione di Vivi Consapevole in Romagna.