Scopri la tua terra con il gallo più “sburon” della Romagna
“Incù a so arivè in un post belesum!”
Già da lontano avevo capito che si trattava di un gioiello romagnolo. Si erge su un colle, e là, in cima, il castello la fa da padrone, maestoso e imponente.
Ogni volta che vedo un luogo così penso: ma che fortuna è vivere in Romagna!
Abbiamo davvero tutto. Il mare, la montagna, i boschi, il sole, l’autunno e la primavera, la neve, i cappelletti e il sangiovese, la piadina, oh amata piadina… E l’arte.
Longiano, Lunzen par nu iltar
È uno dei borghi medievali più belli della Romagna e nasce in posizione strategica, padroneggiando la pianura al di sotto, verso Cesena e Rimini.
È una splendida terrazza sui colli, dove la vista arriva fino al mare, attraversando fiori, vigne, campi e città.
Il castello del paese è stato residenza dei Malatesta, signori di Rimini, dalla fine dell’11° secolo alla metà del 13°. Al suo interno ci sono una quarantina di stanze, alcune decorate con affreschi e volte, altre con tetto di legno a travature.
Nel museo del castello, sede della fondazione Tito Balestra, ci sono più di duemila opere d’arte.
A Longiano, storia, bellezza e storia dell’arte si conoscono personalmente
Molto bella anche la Fontana dei Veneziani, vasca che testimonia il dominio veneziano del 16° secolo.
Altra meraviglia di Longiano è il Teatro Petrella. Chi lo vede, non lo dimentica.
La cosa che più mi è piaciuta di Longiano è la sua vista di notte. È un presepe, ogni giorno dell’anno.
Quando prendi la via Vittorio Veneto, quella che porta a Roncofreddo e costeggia il campo sportivo, la vedi lì, di lato, silenziosa e bellissima in tutte le sue luci, candele nell’oscurità. Fateci caso se vi capita!
Misteri e leggende…
In Romagna tutti conoscono il mito del Passator Cortese, la leggenda del bandito che rubava ai ricchi per dare ai poveri.
In realtà non è proprio come il paladino disegnato della Disney, perché per “rubare ai ricchi” faceva letteralmente a pezzi le sue vittime, o chi gli bloccava la via. Tuttavia, era molto generoso con la popolazione povera: il loro tacito consenso era fondamentale per la buona sorte delle sue scorribande.
Nel maggio del 1850, il Passatore arrivò a Longiano, insieme ad altri banditi. Rubarono alle guardie i vestiti ed entrarono in paese come gendarmi. Dopo aver estorto quasi settemila scudi ed essersi ubriacati alla locanda, lasciarono Longiano a notte fonda.
Si dice che il foro sul portone di Palazzo Vicini sia stato provocato proprio quella sera, dal colpo di archibugio del Passator Cortese.
COSE ASSOLUTAMENTE DA VEDERE
- Teatro Petrella
- Chiesa di S. Cristoforo
- Museo del Territorio
- Castello Malatestiano
- Fontana dei Veneziani
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