Con lo Shiatsu l’asilo nido non è mai stato così bello!
Intervista a Valeria Zoffoli e Eleonora Rizzo, a cura di Valentina Balestri della redazione di Vivi Consapevole in Romagna
Quando ho incontrato Valeria ed Eleonora sono rimasta colpita dal loro entusiasmo! Sono due donne allegre, sorridenti e molto simpatiche, con una gran voglia di fare, appassionate al loro lavoro e molte legate al mondo dell’infanzia e dell’insegnamento. Oggi infatti collaborano al Nido d’Infanzia di Cesena “Peter Pan”, dove Valeria Zoffoli, coordinatrice della scuola, ha chiesto a Eleonora Rizzo, naturopata e operatrice Shiatsu, di introdurre lo Shiatsu tra le attività dedicate ai bambini, iniziativa che da subito è stata molto apprezzata.
Ciao Valeria, ciao Eleonora, come e quando vi siete conosciute e cosa vi ha portato a collaborare?
«Valeria ed io ci siamo conosciute qualche anno fa, quando è venuta nel mio studio a fare Shiatsu. Ancora oggi sorrido quando mi ripete che lo Shiatsu la fa sentire, tra le altre cose, più intelligente».
«È vero – incalza Valeria – quando esco dal trattamento mi sembra di avere una lucidità e una comprensione maggiore. E dopo anni di pratica, quando ho chiesto a Eleonora se voleva aiutarmi a far conoscere questa disciplina anche ai più piccoli, sono stata davvero molto felice che la sua risposta sia stata affermativa! E così lo Shiatsu è arrivato al nido d’infanzia Peter Pan di Cesena».
Già questo mi fa capire che il Peter Pan non è un nido d’infanzia come tutti gli altri. Mi raccontate la sua storia?
«Il Peter Pan – continua Valeria – è un progetto che parte da lontano: è aperto da 26 anni ed ha sempre cercato di ascoltare e rispondere alle esigenze del territorio e delle famiglie per quello che riguarda in mondo dell’infanzia. È stato il primo nido privato e convenzionato nel comune di Cesena. La convenzione, nel 1997 ha segnato un importante passaggio da una gestione totalmente privata ad una integrazione nel sistema pubblico nell’offerta dei servizi all’infanzia.
Quindi diciamo che da allora (a tutt’oggi) non abbiamo mai smesso di essere pioniere in questo campo.
La nostra attenzione, è sempre più rivolta alle relazioni; consideriamo gli scambi sociali come eventi educativi, promotori della crescita non solo dei bambini e delle bambine, ma di tutta la famiglia. Per questo da almeno 7 anni, proponiamo l’inserimento dei 3 giorni al nido, come primo grande passo per accogliere tutta la famiglia.

La nostra idea di bambino ci porta ad uscire spesso dai binari consueti del nido e ad osare anche nelle proposte, sia quelle quotidiane che quelle condotte da esperti esterni. Organizziamo tante attività, alternandole ai momenti di cura, perché siamo certe che rappresentino uno strumento per raggiungere obiettivi di crescita, attraverso situazioni ed esperienze individualizzate.
Ad esempio le uscite nel territorio, solo a piedi in questo periodo, ma anche con autobus o treno, sono un aspetto che fa parte del nostro progetto pedagogico fin dall’inizio, prima di ogni pandemia, prima di ogni outdoor education. Così come l’inglese, lo yoga, il laboratorio musicale o il corso di acquaticità. Ogni tanto azzardiamo nuovi progetti: come lo scorso anno, quando abbiamo iniziato un corso di skate per i bambini più grandi del Peter Pan e abbiamo dato fiducia anche agli istruttori, che non credevano possibile lavorare ad un certo livello con bambini sotto i 3 anni.
La nostra proposta educativa assicura una continuità con l’ambiente famigliare. Come dicevo prima, i genitori sono accolti nel periodo di inserimento per tre giorni consecutivi e questo consente loro di avere una conoscenza approfondita del nido e di chi ci lavora, dei principi e degli intenti educativi, sollecitando e ampliando in questo modo una “cultura della prima infanzia”. La relazione con le famiglie, nata nei primi giorni, prosegue e si intensifica durante l’anno attraverso momenti dedicati come focus group, incontri, riunioni, colloqui, laboratori, sportello d’ascolto…
Anche durante questo periodo di pandemia, oltre alle proposte per i bambini, abbiamo sempre mantenuto un contatto diretto e personalizzato con i genitori».
E quando avete introdotto lo Shiatsu?
«La proposta di Valeria – sottolinea Eleonora – è arrivata all’inizio di quest’anno scolastico, al rientro dall’estate, dopo aver osservato che i bambini avevano diverse difficoltà relazionali con l’ambiente circostante, molto più degli altri anni.
Era convinta che i bimbi avessero assorbito a livello emotivo tutta la pesantezza della situazione derivante dalla pandemia. Così un bel giorno mi chiama e mi propone questo progetto. All’inizio ero un pochino scettica, non per l’efficacia, ma per la difficoltà nella gestione di un trattamento a questa fascia di età (dai 9 ai 36 mesi). Tuttavia ho sentito di dover dare fiducia a questa idea e con Valeria abbiamo dato vita al progetto “CON-TATTO”».
«Abbiamo unito l’esperienza di entrambe – aggiunge Valeria – e siamo partite mantenendo le modalità che adottiamo al Peter Pan: per gli incontri di Shiatsu i bambini sono stati suddivisi in piccoli gruppi misti, in modo che potessero anche interagire tra di loro e sperimentare situazioni diverse di gioco. Abbiamo modificato il setting in base alle caratteristiche del gruppo di bambini, proponendo intorno al tatami attrezzi come trave di equilibrio, cubi e cuscini morbidi, tavole propriocettive, anelli di legno catene di metallo, ecc.
Abbiamo modificato l’ambiente ogni settimana, per dare la possibilità a ognuno di trovare una situazione piacevole e stimolante al tempo stesso e per creare una seduta dinamica.
Ogni bambino durante gli incontri ha ricevuto sotto forma di gioco e in maniera personalizzata il proprio trattamento».
«Oltre ad essere accompagnati da un sottofondo musicale rilassante – ci racconta Eleonora – ho usato oli essenziali diversi, riproposti più volte perché i bambini potessero riconoscerli ed associarli alle loro emozioni e sensazioni.
Spesso li ho trattati raccontando storie o mentre giocavano cercando un dialogo personalizzato con ognuno di loro. È stato meraviglioso vedere come, seduta dopo seduta, si modificava il loro comportamento nei miei confronti, ma anche la relazione tra di loro. Durante gli incontri, Valeria è sempre stata presente per osservare le diverse dinamiche; e documentare attraverso video, fotografie e griglie di osservazione create ad hoc.
E qual è stata la reazione di bambini e genitori?
«Molti genitori non conoscevano lo Shiatsu – spiega Valeria – ma la fiducia che si instaura con noi del Peter Pan fin da subito, crea la base per accogliere ed accettare anche proposte insolite. Oltre ad essere stata un’opportunità di conoscenza di questa disciplina è stata un‘occasione per i genitori di osservare i cambiamenti anche a casa dopo i trattamenti.
Per quello che riguarda i bambini la risposta è andata oltre ad ogni aspettativa: del resto loro sono liberi da qualsiasi preconcetto o attesa, per questo sono i migliori riceventi e le loro risposte sono sempre sincere, nel bene e nel male.
Le esperienze di miglioramento più evidenti sono diverse e me ne vengono in mente molte. Ad esempio Gaia, una bambina di 24 mesi, la prima volta che l’ho vista si nascondeva dietro i mobili e le tende, come per rendersi invisibile. Non parlava, non perché non ne fosse capace, ma preferiva stare da sola, non interagiva con gli altri bambini ed era molto statica. Durante i primi incontri non abbiamo mai sentito la sua voce, se ne stava in disparte ad osservare. Dal terzo incontro qualcosa è cambiato e dopo il suo trattamento ha iniziato a dire qualche parola, con un debolissimo filo di voce, quasi impercettibile, e ad essere più presente nelle attività proposte.

Con il passare delle settimane è diventata sempre più dinamica, propositiva e “chiacchierona”, ma non solo: ha iniziato anche a imitare i gesti del trattamento sugli altri bambini. E oggi parlando con i genitori sappiamo che Gaia propone lo stesso atteggiamento anche fuori dagli incontri di Shiatsu: a casa parla molto, racconta tutto quello che succede al Peter Pan ed è una bimba completamente diversa da quella che conoscevamo, più serena e meno capricciosa.
Da ottobre, mese in cui abbiamo iniziato il progetto “CON-TATTO”, alla fine di aprile che ha avuto termine, Gaia è un’altra bambina più sicura di sé, riesce ad “esporsi” non solo con le inarrestabili parole, ma soprattutto nella relazione con i suoi pari».
«Anche il cambiamento di Riccardo – dice sorridendo Eleonora – è stato impressionante. Questo bimbo ha 31 mesi e quando l’ho conosciuto ricordo che mi colpì il gonfiore della sua pancia, il colorito del volto e le occhiaie. Era impacciato nei movimenti, quasi rallentato e stanco, sicuramente non mostrava la vivacità e dinamicità tipica dei bambini della sua età. La prima volta che è entrato nella stanza allestita per lo Shiatsu, è rimasto seduto lontano, ad osservare per quasi tutto il tempo. Non interagiva con gli altri bambini presenti, ma giocava da solo.

A distanza di mesi Riccardo, dal punto di vista fisico, è sicuramente un altro bambino: attivo, veloce, attento. Ha grande memoria e capacità di espressione, ha imparato ad interagire con i coetanei e ricerca la loro compagnia. Soprattutto ha acquisito una consapevolezza verso ciò che lo Shiatsu gli può offrire ed è in grado di chiedermi cosa vuole e dove vuole essere toccato. Anche Rachele, la sua mamma, ha notato fin dalla prima volta dei cambiamenti evidenti e mi ha fatto presente che Riccardo ora fa dei ragionamenti più articolati ed è più eloquente verso tutti i famigliari, dorme di più e appena si sveglia è più tranquillo, mentre prima solitamente era intrattabile.
Un’altra bambina che mi vene in mente è Letizia, 10 mesi. La prima volta che l’ho incontrata non camminava e piangeva spesso. Mi hanno detto che faceva fatica ad addormentarsi e durante la notte si sveglia molte volte. Appena ho iniziato a lavorare su di lei, ho sentito subito una grande tensione sulla schiena, in modo particolare lungo il meridiano della Vescica Urinaria. Questo meridiano corre sulla schiena e passa attraverso i muscoli erettori, è legato al sonno e al sistema nervoso autonomo. Corrisponde alla “spinta in avanti” e se rinforzato migliora la coordinazione motoria.

E così, dopo qualche trattamento Shiatsu, Letizia ha sorpreso tutti: ha cominciato a gattonare con grande padronanza di quel movimento e dopo qualche mese ha iniziato a camminare.
Il cambiamento il Letizia non è avvenuto solo a livello motorio, ma anche a livello emotivo: ha avuto una grande apertura. Adora essere toccata e richiede coccole con gentilezza. È molto affettuosa, probabilmente lo era anche prima, ma ha trovato un canale più immediato per esprimersi.»
È bellissimo ascoltare come il vostro impegno di portare lo Shiatsu al nido abbia aiutato così tanti bambini. Complimenti davvero! Come ultima domanda vi chiedo, visto che ho capito che siete un vulcano di idee, cosa avete in mente per il futuro del Peter Pan?
«Sai di sogni ce ne sono tanti, ma quello che ci spinge maggiormente è creare un servizio educativo 06, cioè un ciclo più lungo per offrire alle bambine e ai bambini un percorso unitario, più coerente che promuove la continuità, non solo educativa, ma anche relazionale.
Noi ce la mettiamo tutta e siamo certe che presto riusciremo a realizzare questo grande desiderio!»
Abbiamo intervistato:
Valeria Zoffoli
Valeria è responsabile e titolare unica del nido d’infanzia Peter Pan e formatrice. Specializzata da oltre 26 anni in organizzazione e gestione di servizi per l’infanzia, che intende come patrimonio dell’umanità e investimento per la vita futura.
Per contattarla:
• SITO: www.isoladipeterpan.it
• Telefono: 0547 396589 • 333 4377675
• Email: info@isoladipeterpan.it
• Facebook: www.facebook.com/peterpancesena
• Instagram: www.instagram.com/peterpan_cesena
Eleonora Rizzo
Eleonora è originaria di Vicenza, vive in Romagna da 10 anni, è una naturopata diplomata presso la Scuola Italiana di Naturopatia di Rimini, un’operatrice Shiatsu (Certificata APOS) e riflessologa, esperta in Medicina Tradizionale Cinese.
È insegnate da oltre 20 anni anche di pattinaggio artistico a rotelle e ciò le ha permesso di lavorare a stretto contatto con i bambini e ragazzi di tutte le età.
Contatti:
• EMAIL: maredelqi@gmail.com oppure elydora@hotmail.it
• TELEFONO: 328 4028571