I consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna hanno deciso che dal 2017 sarà obbligatorio vaccinare i bambini per poterli iscrivere al nido
Bologna 21 novembre 2016
È la prima volta che una norma del genere viene approvata da una Regione italiana: per accedere ai nidi, pubblici e privati, bisognerà aver somministrato ai minori l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B.
Il presidente Bonaccini: “Misura a tutela della salute pubblica e dei bimbi più deboli. Apriamo la strada a livello nazionale“. L’assessore Venturi: “Fondamentale per la prevenzione“.
Come si è arrivati all’obbligo?
Bologna 21 ottobre 2015 Lia Montalti, già assessore del Comune di Cesena e ora consigliera regionale, è la prima firmataria di una risoluzione del Partito Democratico e della Lega Nord approvata dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna (solo il Movimento 5 Stelle si è astenuto) a favore dell’obbligatorietà della vaccinazione per l’accesso alle scuole dell’obbligo.
Un esempio tra tanti di malcostume vaccinista
I vaccini obbligatori sono 4 ma ne facciamo 6 (+ 1).
In Emilia Romagna, come in tutta Italia, ormai da decenni ci sono 4 vaccini obbligatori. L’Italia però non acquista i vaccini singoli (molto più sicuri) e non fornisce neanche i 4 obbligatori insieme.
L’unico farmaco disponibile, il cosiddetto esavalente, include 6 vaccini invece di 4 e viene fornito dalla stessa multinazionale farmaceutica condannata per la corruzione del ministro della Sanità e del responsabile farmaceutico del ministero, per rendere obbligatoria in Italia la vaccinazione contro l’epatite B.
Più vaccini, più guadagni e più rischi per i neonati!
Ma davvero un neonato, sano e felice se non si vaccina, può diventare il pericolo numero uno per la salute dei suoi coetanei?
Oppure il piccolo e la sua famiglia sono il pericolo numero uno per i profitti dell’industria chimico farmaceutica?
Rimini NO VACCINI NO ASILO
Ventidue famiglie si oppongono al sindaco
Sono ventidue le famiglie riminesi che si sono rivolte al Tribunale Amministrativo Regionale contro la delibera del Sindaco di Rimini che impone le vaccinazioni anche a chi ha già frequentato l’asilo quest’anno.
L’obbligo del vaccino esavalente è una violenza.
Per l’associazione dei consumatori Codacons “l’obbligo del vaccino esavalente rappresenta una violenza rispetto ai quattro vaccini obbligatori.
I genitori non possono essere costretti a sottoporre i loro bambini alla vaccinazione esavalente, che comprende anche due vaccini non obbligatori e che presenta, secondo alcune tesi scientifiche, rischi maggiori di conseguenze sfavorevoli sulla salute a causa del cumulo e del mix dei vaccini, delle sostanze e dei metalli pesanti presenti in essi”.
Il Tribunale Regionale attende chiarimenti.
Bologna 5 aprile 2017. Il tribunale, dopo l’udienza di ieri, ha deciso “alla luce dell’estrema delicatezza e della particolare complessità delle questioni in esame”, di acquisire una “dettagliata e documentata relazione di chiarimenti” sul tema da parte del ministero della Salute, entro 45 giorni.
Una nuova udienza è fissata per il 13 giugno.
I ricorsi sono due, ora riuniti: quello del gruppo di famiglie di Rimini contro il sindaco e l’altro del Codacons contro la delibera attuativa della Regione.
Ottimo! Il diritto alla salute di tutti, che si ottiene solo se il 95% della popolazione è vaccinata, precede il diritto all’istruzione. Se volete il diritto all’istruzione vaccinatevi e vaccinate i vostri figli. Anti vaccini e scie chimiche sono cibo per le menti deboli che secondo la teoria di Casaleggio si possono fare pensare qualsiasi stupidaggine che abbia abbastanza seguito sui media. La scienza è una cosa differente.