Come riciclare la plastica e smettere di sacrificare il nostro pianeta
Alberto Bartolini e Elisabetta Pei
Mi chiamo Alberto Bartolini, ho 30 anni e abito a Sarsina, un piccolo paesino nell’Appennino cesenate. Nella vita lavoro come ingegnere elettrico, ma le mie vere passioni sono l’ecologia, l’ecosostenibilità e l’ambiente.
Come dico sempre, noi esseri umani consideriamo il pianeta che ci ospita come un gigantesco magazzino da cui razziare materie prime per poi, tramite l’utilizzo di energia, trasformarle in rifiuti che vengono abbandonati o addirittura bruciati e troppo poco riciclati
È proprio durante gli ultimi anni dell’università che si è sviluppata in me la consapevolezza di dover fare qualcosa per aiutare le persone a riscoprire la propria coscienza ecologico/ambientale e cercare così soluzioni concrete per ridurre la produzione di rifiuti e trasformarli in risorsa.
In quegli anni ho letto di alcune aziende che, tramite progetti di solidarietà, raccolgono plastica, per poi “grattarla” e darle nuova vita e nuova forma. Mi si è aperto un mondo! Ho iniziato a leggere e a fare ricerche, cercando capirne sempre di più.
Negli anni ho iniziato a interrogarmi su come portare in Romagna questa idea di riciclo/riutilizzo della plastica, non solo nel mio piccolo, ma anche a livello industriale. Un giorno Elisabetta, la mia compagna, mi fece vedere sulla rivista Vivi Consapevole in Romagna un articolo che parlava di un’azienda con sede a Massa Lombarda (RA), leader nel settore delle stampanti 3D: WASP. Immediatamente ho capito il forte collegamento fra le mie ricerche e quella realtà, così ho contattato il proprietario Massimo Moretti e ho chiesto un incontro per spiegare il mio progetto.
Grattugiare la plastica per ridarle nuova forma e utilizzo
Ricordo bene la mattina che sono partito alla volta di WASP: la mia macchina era piena di plastica di riciclo che ho accumulato nel tempo, divisa per tipo e per colore, tappi, bottiglie, contenitori vari. Ho descritto il tutto a Massimo che mi ha regalato una calorosa accoglienza. Ero appena finito nel paese dei balocchi! Stampanti 3D, ricerca, innovazione: mi sono sentito nel posto giusto al momento giusto. Da quel giorno è nata una collaborazione che ha permesso a me, e successivamente anche ad altre persone, di fare ricerca e sperimentazione utilizzando le attrezzature dell’azienda per la creazione di oggetti totalmente realizzati in plastica riciclata.
Ecologia, ecosostenibilità, riciclo, energie rinnovabili e autoproduzione: è ora di informarsi!
Vi chiederete come avviene la trasformazione della plastica? Semplice: dopo avere raccolto plastica dello stesso tipo (e dello stesso colore) si “gratta” con un mulino. A questo punto si ha a disposizione del truciolato di materiale plastico che a sua volta, tramite un apposito imbuto viene portato all’interno della camera della stampante 3D. In quest’ultima vi è una coclea che trascina il materiale plastico all’interno dell’estrusore e mediante tre termoresistenze viene reso fluido per poi fuoriuscire dall’ugello ed essere depositato seguendo il progetto tridimensionale impostato. In questo modo si possono creare un’infinità di oggetti, delle più disparate forme e dimensioni.
Se ci impegniamo possiamo essere più sostenibili anche noi
Tutti noi possiamo migliorare e contribuire nel produrre meno rifiuti.
Il primo passo è l’osservazione: controllate i vostri bidoni della spazzatura, quale si riempie prima? Perché? Quali sono i sacchetti, gli imballaggi che utilizzate di più? Il secondo passo è pensare a un modo per cercare di farne a meno. Le alternative immediate e semplici da mettere in atto sono:
- Comprare sfuso e locale, dagli alimenti ai detersivi e prodotti per l’igiene della persona, evitando piccole confezioni (guardate sempre il prezzo al chilogrammo, e vedrete il risparmio!) prediligendo contenitori riutilizzabili come vetro o carta
- Evitare di comprare alimenti processati industrialmente e autoprodurre il più possibile acquistando solo materie prime di qualità
- Porre attenzione agli imballaggi (ormai tutto viene confezionato nella plastica!) e cercare di fare scelte più consapevoli anche in altri ambiti, ad esempio vestiti, giocattoli ecc.
- Rifiutare il più possibile borse e borsine di plastica ricordandosi semplicemente di portarle da casa… Anche smettere di bere l’aperitivo con la cannuccia di plastica può essere un bell’inizio!
I contenitori che già avete a casa, ad esempio quelli per il detersivo, possono essere riutilizzati per l’autoproduzione, il web è pieno di consigli e ricette interessanti, basta cercare!
L’autoproduzione è un’ottima alternativa all’utilizzo della plastica
Ognuno di noi può e deve fare la sua parte per rendere il mondo un posto migliore. Dobbiamo noi stessi divenire il cambiamento, e per fare ciò abbiamo bisogno di aprire gli occhi e cominciare a informarci. Per questo motivo io, la mia compagna Elisabetta e l’ingegnere Luca Baldini stiamo fondando un’associazione che si propone di trattare grossi temi come ecologia ed ecosostenibilità in modo che, anche gli argomenti più “tecnici”, siano resi comprensibili e alla portata di tutti. Faremo informazione e formazione nel campo dei riciclo e rifiuti e delle energie rinnovabili ma anche su efficienza energetica civile e industriale, agricoltura naturale e sostenibile e autoproduzione. È un progetto in divenire, che sta nascendo ora, perciò chiunque fosse interessato a saperne di più o a rimanere aggiornato può contattarmi personalmente e aggiungermi sui social… arriveranno presto tante novità!
Una Romagna migliore: ecco come la immagino
Ciò che contraddistingue la nostra terra di Romagna è la passione. Siamo gente genuina, che ha ancora ben presente come si viveva nella società contadina, che funzionava perché c’era solidarietà e reciproco aiuto. Perciò una Romagna migliore me la immagino così: un ritorno a quelle origini di collaborazione e rispetto dell’altro e del territorio, ma con occhi nuovi, volti a rendere il mondo un posto migliore. Come? Qualcuno diceva: «Fatti, non pug***te!». Perciò gente romagnola, mettiamoci insieme e creiamo qualcosa di bello!
Entrate a fare parte del progetto Vivi Consapevole in Romagna grazie al quale abbiamo creato diversi gruppi operativi tra cui il TAVOLO ECOLOGIA.
Scrivi a info@viviconsapevoleinromagna.it per avere maggiori informazioni e partecipare. Anche noi possiamo e dobbiamo dare il buon esempio e la Romagna è il posto giusto per farlo!
Riciclare nel modo migliore: come si fa davvero?
La cosa fondamentale da sapere per poter riciclare la plastica al meglio è che ne esistono molti tipi e fra questi solo 6 sono riciclabili, i rimanenti sono plastiche miste. Come si fa perciò a riconoscerle?
Le materie plastiche si classificano con il sistema americano detto SPI (Society of the Plastics Industry), che consiste in un triangolo (simbolo del riciclo) e un numero che corrisponde al tipo di materiale.
Chiarita la parte più tecnica ecco come riciclare correttamente la plastica nella raccolta differenziata, concentrandosi in particolare su PET, HDPE e PP:
- Togliere i tappi dei contenitori. Chi vuole può riutilizzarli in maniera creativa.
- Lavare i contenitori, pulirli dal contenuto e togliere, se possibile, le etichette di carta.
- Per diminuire il volume, pressare: lo spazio costa quindi meno è, meglio è.
- Gettare la plastica nei bidoni blu dedicati alla per la raccolta differenziata
- Cerca di usare meno plastica possibile: riutilizza i contenitori, prediligi l’acqua del lavandino (filtrata), usa le stesse bustine di plastica o sostituiscile con quelle di carta o stoffa.
Alberto Bartolini
Nato e cresciuto a Sarsina (FC) dopo un lungo periodo in città ha deciso di ritornare al paesino natale consapevole che il rapporto uomo-natura è fondamentale per la creazione di un mondo migliore. Lavora come ingegnere elettrico. L’ecologia, il rispetto per la vita e per l’ambiente sono ciò che lo rappresentano. Nel tempo libero compone musica al pianoforte.
Per contattarlo: ing.alberto.bartolini@gmail.com
FB: www.facebook.com/alberto.bartolini.9