Il giorno 26 marzo alle ore 16.00 presso la sede dell’Associazione Vivi Consapevole in Romagna, alcuni partecipanti del Tavolo Economia si sono incontrati per definire gli obiettivi della moneta complementare, come da o.d.g.
Giuseppe De Giosa, consigliere dell’Associazione e iscritto al Tavolo Economia, riepiloga brevemente lo stato dei lavori per le persone che non erano presenti ai precedenti incontri, spiegando come si è arrivati a definire le basi per il progetto della moneta complementare.
Nell’incontro precedente erano stati richiesti ai partecipanti i criteri per selezionare le aziende che possono accedere alla moneta complementare e si era considerato di escludere:
- aziende che ricorrono all’uso di pesticidi;
- aziende con presenza preponderante di soci di capitale;
- aziende con marchio registrato fuori dalla Romagna;
- franchising;
- aziende con dimensione finanziaria preponderante rispetto a quella economica
A questo elenco Francesco propone di aggiungere aziende che svolgono attività contro l’uomo e la vita, come per esempio aziende che producono armi. Anche gli altri partecipanti sono concordi.
Giuseppe invita quindi i presenti a riflettere su questi aspetti e portarne eventualmente di nuovi nel prossimo incontro e ribandendo che può non essere saggio in un primo momento escludere molte aziende, per cui i punti sopra dovranno essere ancora oggetto di discussione.
Giuseppe sottolinea che uno degli obiettivi della moneta complementare dovrebbe anche essere quello di riuscire a determinare il costo delle materie prime, per slegarsi dai meccanismi finanziari che sono entrati nell’economia reale. Il prezzo di quasi tutte le materie prime, grano incluso, viene infatti fissato in borsa ed è risaputo ormai che la Grande Distribuzione Organizzata non guadagna più sulla vendita dei prodotti, ma sulla speculazione finanziaria data dalla dilazione dei pagamenti ai fornitori. Se si creasse un gruppo di persone disposto ad indicare la quantità di spesa annua che vuole realizzare nel circuito, si potrebbero contattare i fornitori per chiedere un giusto prezzo, a fronte anche di un anticipo di spesa (CSA). Il sistema potrebbe essere esteso a tutti i produttori in generale con cui vogliamo interagire.
Aspetti tecnici per mettere in circolo la moneta: mutuo credito o scontistica circuitale
Passando agli strumenti tecnici che si possono utilizzare per mettere in circolo la moneta, Giuseppe spiega che ve ne sono 2 al momento in Italia che sono ammessi dalla legge. Il più conosciuto è quello della compensazione creditizia (es. Sardex in Sardegna) che prevede che le aziende si facciano mutuo credito attraverso i beni e i servizi che possono essere immessi nella rete. Perché un circuito di questo tipo funzioni, è necessario costruire una serie di elementi che non sono facili e immediati. In altre regioni, infatti, stanno cercando di replicare il sistema, ma non sempre con risultati positivi.
In questo sistema le imprese possono destinare i crediti anche ai dipendenti tramite benefit o accordi interni per pagare una parte dello stipendio in mutuo credito. Il dipendente andrà poi a spendere questi crediti nelle altre aziende del circuito. Lo stimolo della domanda locale è infatti quello che fa funzionare bene questi sistemi.
L’altro sistema è quello della scontistica circuitale. Partendo dal presupposto che la moneta è un’unità di conto a cui noi diamo fiducia, possiamo agire come la banca centrale, ovvero emettere un numero definito di unità di conto stabilendo delle modalità e delle regole di emissione e distribuzione. Chi accetta di essere pagato tramite questo sistema stabilisce una percentuale dell’importo totale che può accettare in moneta complementare, per esempio il 20%.
Francesco afferma di non essere molto a favore del primo sistema, perché parte dalle aziende e arriva alle persone fisiche solo in un secondo momento. Inoltre, in passato come azienda ha partecipato a un circuito di compensazione creditizia e ha riscontrato molta difficoltà ad utilizzare i servizi proposti. Nonostante ci fossero circa 80 aziende all’interno del circuito, dopo 2 anni di tentativi di scambio è uscito, anche perché era richiesta un’importante quota di partecipazione per fare parte del circuito.
Per quanto riguarda la scontistica circuitale, continua Francesco, anni fa era entrato nel circuito dello Shec. Tuttavia, non è mai riuscito a spendere gli Shec ricevuti dai propri clienti per la mancanza di aziende sue fornitrici alle quali poter pagare con questa moneta. Inoltre, lo sconto che veniva dato ai clienti per lo Shec era molto basso, sembrava più un buono promozionale che una moneta. Il terzo problema era che gli Shec erano stampati in tagli molto piccoli, quindi era impensabile utilizzarli per importi elevati.
Nonostante tutto, Francesco ritiene che questo sistema abbia problemi più facilmente risolvibili rispetto alla compensazione creditizia e che se si optasse per la scontistica circuitale sarebbe importante che:
- la moneta fosse elettronica
- che ci fosse una base ampia di aziende che la accettano/spendono
- fossero messe in campo azioni promozionali, quantomeno in una fase iniziale.
Fabio Servidei propone di coinvolgere anche il comune di Cesena nella pubblicizzazione di questa moneta complementare.
Giuseppe afferma che, nella sua esperienza, di solito è molto difficile coinvolgere le istituzioni pubbliche, perlomeno nella fase iniziale del progetto. Inoltre, ci si vincolerebbe ai tempi dell’amministrazione pubblica. L’idea viene quindi scartata al momento.
Francesco propone di coinvolgere nei prossimi incontri anche altre aziende locali che potrebbero essere interessate ad aderire al progetto.
Il prossimo appuntamento sulla moneta complementare viene fissato prima dell’incontro del Tavolo Economia.
Stop ai mercati locali (solo per il momento)
Alle 18:00 inizia la riunione più generica del Tavolo Economia, dove prende la parola Fabio Cappelletti, aggiornando i partecipanti sulle difficoltà incontrate nel progetto dei mercati locali. In particolare, la poca affluenza e partecipazione ai due mercati “test” di Cesena (di fronte Macrolibrarsi) e Dovadola, quindi rimette al tavolo la decisione di procedere o meno con il progetto.
Anche Francesco rileva le difficoltà e ritiene che per il momento sia il caso sospendere per dare energia ad altri progetti e sviluppare di più il circuito, per poi riprendere in un secondo momento. Anche gli altri partecipanti sono d’accordo.
La parola alla Cooperativa Lo Scoiattolo
Prende quindi la parola Nico Benettazzo della cooperativa Lo Scoiattolo, che da qualche anno si occupa anche di mutualità assicurativa.
Nico spiega che la mutualità è il motore di tutte le assicurazioni, anche quelle che non lo evidenziano in modo particolare.
L’assicurazione, per come la intende la cooperativa Lo Scoiattolo, è generata dalla comunità che autotassandosi crea un fondo di denaro in grado di pagare gli eventuali sinistri. Se a fine anno rimane un surplus, questo viene restituito all’Associazione Luoghi Comuni per permettere di avviare nuovi progetti di mutualità. La cooperativa Lo Scoiattolo si offre quindi in una fase iniziale di raccogliere le adesioni per le polizze da parte dei soci di Vivi Consapevole in Romagna.
Tutti i partecipanti sono concordi sull’utilità e i benefici di questo servizio.
A chiusura dell’incontro Francesco interviene per rilevare un calo di partecipazione ai tavoli dell’associazione. Questo fenomeno non si verifica invece quando vengono organizzati eventi, in cui la partecipazione è sempre molto attiva.
Per l’Associazione Vivi Consapevole in Romagna la partecipazione è di vitale importanza per portare avanti i progetti. Secondo Francesco dovremmo capire se organizzando più incontri accattivanti si riesce a far crescere i tavoli e le adesioni.
Per esempio, si potrebbe organizzare una presentazione dei bilanci del Bene Comune per spiegare la filosofia stessa dell’Economia del Bene Comune. Oppure si potrebbero organizzare degli incontri in cui si proietta il documentario l’Economia della felicità, commentandolo poi insieme ai partecipanti.
Anche gli altri presenti sono concordi che potrebbe essere una buona idea.
Giuseppe afferma che nella sua esperienza queste problematiche sono molto comuni in tutte le associazioni. Alcune aggirano il problema creando una segreteria organizzativa che dia continuità ai progetti dell’associazione.
Interviene quindi Davide dell’Associazione Gaia parlando della sua esperienza diretta e di come per lui la soluzione sia quella di affidare un piccolo compito a ciascun socio. L’associazione era partita inizialmente come un Gruppo d’Acquisto Solidale, ma recentemente è stato creato un portale in cui i singoli produttori possono caricare i loro prodotti e le persone possono ordinare direttamente online. I produttori hanno il compito (e l’interesse) di tenere aggiornato il proprio paniere di prodotti e la propria pagina.
Francesco propone quindi di organizzare una presentazione dell’Associazione Gaia al prossimo incontro del tavolo.
Nuove date incontri e ordini del giorno
Il Tavolo si riunirà nuovamente martedì 23 aprile alle ore 18:00 presso la Sala Eventi di Macrolibrarsi, mentre il sottogruppo dedicato al tema della moneta complementare si riunirà il medesimo giorno dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Ordine del giorno di martedì 23 aprile:
Ore 16.00 – Presentazione e registrazione dei presenti
Ore 16.15 – Approfondimento degli aspetti rimasti in sospeso sul tema della moneta complementare à Si invitano tutti gli interessati che volessero partecipare a contattare prima Giuseppe De Giosa via mail (giuseppe.degiosa@sargo.it) o telefono: 320/1970490
Ore 17.30 –Definizione nuova data incontro e ordine del giorno prossima data per la moneta complementare.
Ore 18.00 – Presentazione e registrazione dei presenti
Ore 18.15 – Approfondimento sull’organizzazione di eventi più accattivanti da parte dei Tavoli
Ore 18.45 – Presentazione dell’Associazione Gaia e successiva discussione su un’eventuale partecipazione al progetto del portale dei produttori.
Ore 19.15 – Strategia di comunicazione per il progetto della mutualità assicurativa e del gruppo d’acquisto di energia.
Ore 19.45 – Definizione nuova data incontro e ordine del giorno prossima data.
Vi aspettiamo!
Per altre informazioni o comunicazioni, scrivere a economia@viviconsapevoleinromagna.it