Scritto da Francesca Cappellaro
Sostenibilità è un termine molto usato, forse abusato: oggi sembra che tutto sia sostenibile.
In realtà la prima definizione di sostenibilità risale al 1987 quando la Commissione Indipendente sull’Ambiente e lo Sviluppo (World Commission on Environment and Development), presieduta da Gro Harlem Brundtland, dichiarò:
«L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro».
Sostenibilità significa quindi innanzitutto porsi in una visione di lungo termine, ma questo è sempre più difficile soprattutto in un mondo come il nostro, che vive accelerato e ricerca soluzioni rapide e immediate.
Occuparsi di sostenibilità significa avere anche una visione sistemica che tiene conto di tutti gli aspetti: dagli impatti ambientali ai vantaggi economici, al benessere sociale. In realtà, non può esserci sostenibilità senza un equilibrio tra queste tre componenti: economia, ambiente e società.
Economia, ecologia ed equità sembrano davvero non avere nulla in comune, eppure se attingiamo al loro significato etimologico, scopriamo che nelle loro radici le tre dimensioni della sostenibilità sono tra loro interconnesse.
La parola “economia” ha la sua radice nel termine greco οĭκος (oikos), che significa “casa”, “ambiente” e anche “beni di famiglia”.
Questa stessa radice la ritroviamo anche nella parola “ecologia”, che significa studio, scienza dell’ambiente. Vediamo quindi che “economia” ed “ecologia” hanno in comune l’oggetto “oikos”, ossia l’ambiente in cui viviamo che è la casa per noi e per le generazioni che verranno.
L’ecologia si occupa del “cosa”, ossia studia l’ambiente e le relazioni tra ambiente e organismi viventi. L’economia definisce il “come”; attraverso il termine νόμος (nomos), “norma” o “legge”, indica le modalità per amministrare i beni per soddisfare i bisogni individuali e collettivi.
Lo stesso termine νόμος è presente nella parola greca εύνομία (eynomia), traduzione di “equità” o “buona amministrazione”, che è ciò che garantisce una giusta distribuzione delle ricchezze e le stesse opportunità a tutti gli individui.
Un interessante percorso di riconnessione dei concetti legati alla sostenibilità e di ricerca di un loro equilibrio, lo si può trovare nel libro Le parole della sostenibilità (di Francesca Cappellaro, editore Impressioni Grafiche, collana “I libri di Vivere Sostenibile”, 2017).
Attraverso un alfabeto dei termini dalla “A” alla “Z” collegati alla sostenibilità, si offre maggior significato alle azioni che compiamo ogni giorno.
Si evita così di ricadere in parole vuote e grazie a una maggiore consapevolezza possiamo affrontare le scelte di ogni giorno e cambiare a piccoli passi il nostro stile di vita.
L’invito è quello di andare alle radici e tornare all’essenza dei concetti legati alla sostenibilità. Partendo dal significato etimologico delle parole, identificare buone pratiche ed esempi per vivere e fare scelte sostenibili. Molto dipende, infatti, dalle nostre azioni quotidiane.
È possibile scoprire che molto spesso azioni che fanno bene all’ambiente, fanno bene anche a noi perché ci permettono di avere una maggior cura di noi stessi.
Un esempio è il consumo di carne. I numerosi processi produttivi che occorrono per arrivare a produrre anche una semplice bistecca sono fonte di molte emissioni inquinanti, tra queste vi sono quelle climalteranti come la CO2.
Sappiamo poi che il consumo di carne è anche dannoso per la nostra salute e sempre più una sana alimentazione privilegia il consumo di frutta e verdura, riducendo l’impiego di proteine animali.
Anche da un punto di vista economico, un menù a base di carne ha costi più elevati e produce maggiori sprechi di un menù a base vegetale.
Scopriamo così che riducendo il consumo di carne, facciamo una scelta vantaggiosa non solo per l’ambiente ma anche per la nostra salute!
Aumentare la nostra consapevolezza nel campo della sostenibilità, ci aiuta a comprendere che uomo e ambiente non sono entità separate, ma sono parte di uno stesso sistema il cui equilibrio va protetto e custodito ogni giorno.
Ripartiamo quindi dalle parole della sostenibilità, guidati dalla consapevolezza di ciò che ogni azione può determinare: insieme possiamo davvero intraprendere un percorso di transizione e cambiamento delle piccole azioni di ogni giorno.
Francesca Cappellaro
Francesca Cappellaro è ricercatrice di Ingegneria della Transizione e redattrice di Vivere Sostenibile. Continua a leggere gli scritti di Francesca Cappellaro su www.viveresostenibile.net