Quanto è importante la qualità dell’acqua nella preparazione dei cibi?
di Fabio Cappelletti
Parlare di acqua è un po’ come parlare di qualcosa di divino perché l’acqua esiste sul nostro pianeta da molto prima di noi esseri umani e come ormai tutti sappiamo, proprio noi umani siamo composti da circa l’80% di acqua. Per questo motivo scrivere sull’acqua è molto delicato e altrettanto importante. Quello che mi lascia un pochino perplesso è quanto siamo ignoranti o meglio quanto poco conosciamo e quanta poca cultura c’è sull’acqua, nonostante sia un elemento così importante e vitale.
«L’acqua è una cosa così semplice, scontata ed essenziale (almeno per noi occidentali) che spesso dimentichiamo quanto possa determinare la nostra salute o la malattia».
L’acqua ha la capacità di memorizzare?
Nel mio piccolo percorso di vita mi sono trovato a dover affrontare la questione acqua e di conseguenza a conoscere alcune cose che fino a prima mi erano del tutto sconosciute. La prima e più semplice è quella per cui bere molta acqua fa bene alla salute, ma poi mi sono scontrato sull’importanza della qualità dell’acqua.
Qual è il giusto tipo di acqua? E da qui si è aperto un mondo che ancora sto esplorando. Ho letto gli studi del dottor Masaru Emoto (una delle cose che più mi ha impressionato sull’acqua) e ho scoperto che l’acqua ha una memoria e che il suo “stato” cambia in base a molteplici di variabili: ad esempio, i cristalli dell’acqua si modificano in maniera piuttosto rilevante in base al tipo di musica o rumore con cui vengono a contatto.
Vi invito ad andare a vedere o leggere gli studi del dottor Masaru Emoto.
Ho scoperto l’acqua ionizzata e i suoi benefici
Mi son poi imbattuto sul discorso dell’acqua ionizzata, acqua che viene sottoposta a una energia o energizzata: la si può ottenere mandando degli impulsi elettrici all’acqua (potete trovare diversi testi che illustrano come prodursi acqua ionizzata oppure con uno dei tantissimi impianti di ionizzazione oggi in commercio).
In questo modo si ottiene la separazione degli ioni positivi ricchi di calcio, magnesio, potassio, che aumentano il pH, da quelli negativi che contengono fosforo, zolfo, cloro che abbassano il pH. Gli effetti che si ottengono ionizzando l’acqua sono la modifica del pH, la modifica del potenziale di ossido riduzione (ORP) e la modifica della sua struttura molecolare.
pH (potenziale idrogeno)
Il potenziale idrogeno dell’acqua è l’unità di misura che determina quanti ioni di idrogeno sono presenti in un certo quantitativo di acqua.
La scala del pH va da 0-7 (acida) a 7-14 (alcalina) perciò il ph 7 è il valore neutro.
Una variazione di un solo punto di pH è estremamente importante perché indica un aumento o decremento di dieci volte la concentrazione di idrogeno (es. acqua pH 5 è 10 volte più acida di acqua pH 6 e 100 volte più acida di acqua pH 7). Il valore del pH ad esempio è molto importante per il sangue che ha un pH “normale” tra 7,30 e 7,45 ma un sangue con pH 7,45 contiene il 65% di ossigeno in più a disposizione delle cellule. È stato provato da diversi studi scientifici che la mancanza di ossigeno è una componente di quasi tutte le malattie a oggi conosciute.
Acqua: ingrediente fondamentale per fare il pane
Oggi bevo spesso acqua ionizzata alcalina con pH sopra a 7,30.
Mentre facevo questo percorso e raccoglievo sempre più informazioni sull’acqua mi è venuto spontaneo il collegamento con il nostro lavoro e la nostra passione di fare il pane perché, come tutti ben sapete, il pane, almeno in casa nostra, si fa con acqua, farina e pasta madre.
L’acqua è un ingrediente fondamentale nel panificare, senza di essa non si potrebbe fare il pane, perciò noi del Forno Cappelletti & Bongiovanni è da tempo che lavoriamo sull’acqua che utilizziamo.
A dirla tutta, siamo ancora in piena lavorazione per cercare la soluzione migliore: a oggi abbiamo un impianto a osmosi di depurazione e remineralizzazione dell’acqua, per garantire sempre una panificazione con acqua pulita e mineralizzata, soprattutto quando capita di avere acqua dal rubinetto sporca per lavori o motivi accidentali.
Abbiamo in programma di fare prove di panificazione con acqua ionizzata con pH controllato, con la diffusione in laboratorio di musica che trasmette vibrazioni “buone” all’acqua, tipo musica 432 Hz, in maniera da influenzare positivamente la sua memoria (qualche prova è già stata fatta ma va approfondita).
Saremo felici di rendervi partecipi di questo processo di miglioramento del nostro sistema di panificazione perciò quando avremo provato più a fondo e avremo dati più rilevanti, non esiteremo a informarvi per condividere con voi i piccoli passi che stiamo facendo.
Le riflessioni del fornaio di una volta
Tutti dicono che l’acqua non va sprecata perché nel mondo ce n’è poca, soprattutto in alcune zone.
Io penso inoltre che, più che non sprecarla, si dovrebbe iniziare a pensare prima di non inquinarla, perché secondo un mio personale ragionamento l’acqua che c’è nella terra e nel mare sarà più o meno sempre quella (circa la stessa quantità). L’acqua che viene consumata per qualsiasi necessità, in un modo o nell’altro, torna prima o dopo al pianeta in un circolo infinito. Il problema è come questa acqua utilizzata torna al pianeta, se è inquinata diventa inutilizzabile e quindi anche se la quantità rimane la stessa quella utilizzabile è sempre meno. Il problema principale forse non è lo spreco di acqua ma il suo inquinamento.
Maurizio Cappelletti, età 62 anni.
Fabio Cappelletti
Fabio Cappelletti è nato e risiede a Dovadola (FC), nelle prime colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo.
Da sempre è appassionato di boschi, fiumi, piante e tutto ciò che la natura crea. Le sue esperienze lavorative nel settore dell’allevamento industriale e in campo farmaceutico gli hanno dato la possibilità di capire di persona come funzionano certe tematiche, al giorno d’oggi. Di conseguenza, il suo processo naturale di crescita personale lo ha portato a cambiare il suo stile di vita. Fabio crede nel cambiamento e quotidianamente si impegna per realizzarlo. Da sette anni gestisce il Forno Biologico Cappelletti e Bongiovanni, l’attività di famiglia da due generazioni, panificando a pasta madre e utilizzando farine locali di grani antichi macinati. Ha una grande passione che è quella di andare a cercare tartufi nelle nostre colline.