Come stimolare il nostro sistema immunitario grazie a lunghe passeggiate nei boschi
A cura della redazione di Gruppo Editoriale Macro
Alcuni scienziati giapponesi, i primi ad aver studiato gli effetti psico-fisici della permanenza nei boschi, hanno riconosciuto gli incredibili benefici che avvengono sull’organismo umano:
«…oggi il respirare l’atmosfera del bosco è un metodo ufficialmente riconosciuto sia per la prevenzione delle malattie che per favorirne la cura. Lo Shinrin-yoku viene sovvenzionato dal sistema sanitario nazionale, nonché studiato e messo in pratica nelle università di medicina e nelle cliniche del Giappone».
Sembra proprio che il nostro sistema immunitario riesca a connettersi con le emissioni benefiche (terpeni) delle piante provocando un innalzamento e una stimolazione delle nostre difese, ma non è tutto qui!
Addirittura gli studi dicono che trascorrere una sola giornata in un bosco fa aumentare in media di circa il 40% le cellule killer naturali nel sangue dell’individuo.
E se si rimane per due giorni consecutivi in una zona boschiva, il numero di queste cellule può crescere addirittura del 50% e l’effetto dura anche nei giorni successivi.
Dalla fascinazione alla Biofilia
Un altro importante effetto del “bagno nella foresta” è la cosiddetta fascinazione. Si tratta di una sorta di attenzione spontanea, di rapimento, per particolari aspetti della Natura (un paesaggio al tramonto, il sole che sorge sul mare, l’arcobaleno sulle montagne dopo un temporale estivo e via dicendo).
Anche la fascinazione svolge un ruolo importante per l’equilibrio della nostra psiche poiché, attraverso vari studi, è stato dimostrato che ci consente di rigenerare il nostro cervello, in altre parole di ricaricare le pile, dopo di che possiamo tornare a concentrarci con rinnovata energia sui nostri compiti quotidiani.
La fascinazione si produce davanti a elementi della Natura, come già detto, più che di fronte a opere dell’arte o dell’ingegno dell’uomo, perciò, ancora una volta, il bosco è una fonte inesauribile di tali elementi.
E dalla fascinazione non si può che arrivare al vero e proprio “Effetto biofilia”.
Che cos’è la Biofilia?
La biofilia è il legame indissolubile che ogni essere vivente ha con la natura.
E ecco perché la natura ha su di noi potenti effetti terapeutici. Studi e ricerche scientifiche sono arrivati a dimostrare questi quattro punti essenziali:
- Le piante comunicano con il nostro sistema immunitario a nostra insaputa, rafforzando le nostre difese e mantenendoci in salute;
- Un giorno passato nel bosco determina un aumento di cellule sane nel nostro corpo che continua per oltre una settimana;
- Gli alberi rilasciano sostanze invisibili che contrastano il cancro;
- La vista di paesaggi naturali contribuisce alla guarigione di varie malattie.
Il termine biofilia deriva dal greco e significa “amore per la vita”. Venne utilizzato per la prima volta in ambito psicologico da Erich Fromm nel 1964 come “attrazione dell’uomo nei confronti della natura”.
In ambito scientifico nasce con l’ecologo Edward O. Wilson che se ne serve per indicare “il bisogno umano di legarsi ad altri esseri viventi”.
“L’uomo proviene dalla natura ed è al suo interno e in interazione con essa che si è evoluto”. “In noi agisce la stessa forza vitale che è presente negli animali e nelle piante, e facciamo parte della rete della vita – “web of life” – come scrive lo stesso Edward O. Wilson.