La Fondazione Cardiologica Sacco promuove uno stile di vita consapevole
Le malattie cardiovascolari sono in aumento e ci siamo chiesti se esiste un modo per prevenirle o rallentane gli effetti negativi e degenerativi.
La Fondazione Cardiologica Sacco ci ha fornito degli ottimi spunti per riflettere.
Di cosa si occupa la Fondazione Cardiologica Sacco?
Dal 1984, anno di nascita, la Fondazione si è occupata di attività a sostegno della ricerca e dell’assistenza cardiologica ospedaliera.
Questo approccio è ancora la guida che unisce tutte le attività ma con un marcato orientamento verso la divulgazione di una moderna prevenzione cardiovascolare. I nostri tempi sono caratterizzati da un bombardamento di informazioni che riguardano la salute.
Tuttavia molti canali informativi non sono disinteressati e le notizie che ci raggiungono creano spesso confusione nella mente dei non esperti.
Inoltre i consigli medici corretti, relativi allo stile di vita, si applicano non solo alla prevenzione cardiovascolare ma anche alla prevenzione oncologica o di altre malattie.
Su cosa si basa la scelta di mettere l’accento sull’alimentazione biologica?
Le conseguenze causate da un’esposizione eccessiva di veleni a cui siamo costantemente sottoposti, attraverso l’aria, il cibo, i prodotti per la pulizia della persona e della casa non vengono ancora prese in seria considerazione dalla classe medica e le ricerche sulla salubrità di molti prodotti sono insufficienti e viziate da grosse interferenze economiche.
Alcuni prodotti alimentari come la soia, il tonno, il succo di pomodoro, le carni di maiale e altri, sono di proprietà di grandi gruppi internazionali con una gestione finanziaria tesa alla massimizzazione del profitto
La Fondazione crede fermamente che alimentarsi con cibo sano, privo di contaminanti pericolosi e prodotto da una agricoltura sostenibile, sarà un tema sempre più sviluppato nei prossimi anni.
Bisogna far capire alle persone che l’alimentazione biologica non è un fenomeno di moda, ma una scelta in grado di apportare benefici al corpo, primo fra tutti quello di abbassare sensibilmente il cocktail di sostanze chimiche che assimiliamo ogni giorno.
Come avete fatto concretamente a promuovere questa sana alimentazione?
Il dottor Franco Berrino è stato uno dei nostri primi invitati e ci ha guidato in base alla sua esperienza, fatta di evidenze scientifiche, a procurarci cibi biologici, freschi, di stagione, non processati. Ci ha esortato ad acquistare, quando possibile, da piccole aziende agricole locali per promuovere le economie del territorio e premiare le fatiche di chi produce cibo vero. Noi abbiamo fatto una nostra piccola ricerca nel territorio e abbiamo identificato alcune di queste aziende e le abbiamo fatte diventare protagoniste. Uno degli obiettivi è che il medico venga aggiornato su questi argomenti e possa così orientare il suo paziente verso una più sana alimentazione.
Quali sono i progetti che impegnano la Fondazione al momento?
Da diversi mesi stiamo portando avanti il programma “ferma il declino cardiovascolare”, nel quale è stato selezionato un gruppo di anziani che presentano i primi segni di deficit della memoria, ma con alcune premesse per un peggioramento futuro.
Su questi stiamo cercando di intervenire precocemente per rallentare il declino mnesico e motorio.
Questo poiché esistono già studi scientifici che hanno mostrato questa possibilità.
All’interno delle attività gratuite per i pazienti di questo programma, poiché finanziate dalla Fondazione, sono previste ore dedicate al ballo, a passeggiate, alla ginnastica cognitiva e alla disciplina del Tai Chi.
Le attività sono ancora in svolgimento ed entro la fine dell’anno verranno effettuati esami per verificare fattibilità, praticità ed efficacia di questo progetto.
Parlaci della prima edizione delle Serate in Salute: come si è svolta e quali saranno i prossimi incontri in programma?
I tredici incontri informativi gratuiti, aperti a tutti, terminati a maggio di quest’anno, sono stati un successo inaspettato.
Siamo rimasti sopresi da quanto entusiasmo e curiosità le persone hanno mostrato verso gli argomenti, alcuni anche piuttosto complessi. Abbiamo parlato di colesterolo, di biologico, di profumi, di cottura degli alimenti.
Abbiamo parlato anche dello stress, della spiritualità, delle emozioni e di musicoterapia.
Gli argomenti analizzati sono stati tanti e apparentemente molto diversi tra loro, ma in fondo legati dal filo comune della ricerca della salute globale.
Nel mese di ottobre del 2017 riprenderemo gli incontri del giovedì sera che si protrarranno fino a maggio del prossimo anno.
Il nuovo programma verrà pubblicato sul nostro sito (www.fondazionesacco.it) e si parlerà di come sostenere un’agricoltura priva di veleni, del mondo dell’editoria del settore green (in cui Vivi Consapevole porterà la sua testimonianza), del problema dell’acqua e molto altro ancora.
Parallelamente a questi incontri è stato programmato un corso pratico sui cibi fermentati, costituito da ulteriori tre incontri. Inoltre è stato promosso un Congresso riservato ai medici e uno show cooking aperto al pubblico in cui sarà presente il dottor Franco Berrino, sabato 28 ottobre 2017.
28 ottobre 2017 -> Congresso e Showcooking a Rimini
Con il patrocinio della Fondazione Cardiologica Sacco presso Palacongressi di Rimini, sabato 28 ottobre 2017 ore 9:00 si svolgerà un corso Ecm rivolto esclusivamente ai medici o altre categorie professionali “Linee guida classiche e medicina integrata unite per combattere i killers comuni a malattie autoimmuni, neoplasie e malattie cardiovascolari”.
Show Cooking aperto al pubblico dalle ore 15:00-18:00
Ospite il dottor Franco Berrino presso Palacongressi di Rimini.
Il corso è a pagamento. Per ulteriori informazioni scrivere a formazione@saluteinarmonia.it
Per maggiori informazioni:
Fondazione cardiologica Myriam Zito Sacco
tel. 0543-33283
Scritto da Andrea Balestra
Andrea si laurea in economia e vive all’estero per qualche tempo. Si rende ben presto conto che le sue radici romagnole lo richiamano alla sua terra. Affascinato dal mondo del cibo, comincia il suo percorso con un master dedicato al settore del Food. Prosegue tutt’ora dedicandosi a progetti sul cibo biologico e sulla valorizzazione delle eccellenze locali della Romagna.